Come l’agente antidoping più importante dell’UFC si è tradito

TJ Dillashaw aveva doping nel sangue

TJ Dillashaw ha macchiato la propria reputazione, ma al momento ha la possibilità di riprendersi la reputazione e di lottare per la cintura di campione UFC.

L’UFC 280 è in arrivo negli Emirati Arabi Uniti e ci saranno molti incontri interessanti. Ma molti attendono il ritorno di Dillashaw, che cercherà di riprendersi la cintura e il titolo dopo uno scandalo doping di alto profilo.

T.J. ha disputato degli ottimi incontri qualche anno fa e ha vinto la cintura dei pesi mosca. Ma in seguito sono sorte alcune difficoltà. Prima c’è stata la sconfitta con Henry Sehudo, quando c’è stato il tentativo di prendere un’altra cintura.  Il pugile è addirittura sceso di categoria, ma non è riuscito a ottenere un risultato. E poi hanno trovato del doping nel sangue dell’atleta. E TJ si è arreso molto presto. Dopodiché, non c’è dubbio che si sia trattato di un errore o di un incidente. Il ritiro significava un’ammissione.

TJ Dillashaw non supera il test antidoping

Dillashaw ha commentato la sua sospensione dagli incontri del torneo: “L’USADA e la Commissione atletica dello Stato del Nevada mi hanno segnalato la presenza di una traccia di un farmaco vietato nel campione di doping dell’ultimo incontro. È difficile trovare le parole per esprimere la mia delusione, ma sappiate che io e il mio team stiamo facendo tutto il possibile per capire come sia successo e come risolvere la situazione il più rapidamente possibile. Per rispetto alla divisione, ho già informato l’UFC che rinuncio volontariamente al titolo mentre mi occupo della questione. Grazie a tutti in anticipo per il vostro sostegno”.

In realtà, i fan dell’atleta si sono dispiaciuti per il fatto che Dillashaw era considerato un punto di riferimento e passava molto tempo in palestra. La notizia del doping ha fatto vacillare la fiducia in lui.

L’Agenzia antidoping degli Stati Uniti (USADA) ha reso noti i risultati delle analisi del sangue di Dillashaw, che hanno evidenziato la presenza di eritropoietina. L’USADA è rimasta sorpresa da alcune cose emerse durante i test. I campioni, prelevati sia poco prima dell’incontro con Sehudo sia un mese prima, sono risultati positivi. E tutti aspettavano che le informazioni sulla squalifica di un anno ricevute dagli addetti ai lavori venissero confermate. Ma la commissione non ha mostrato alcuna indulgenza nei confronti del lottatore ed è stata molto severa, tanto da sospendere Dillashaw per due anni.